CAMBIARE LA LEGGE 107 | UN ATTO POSSIBILE E NECESSARIO
NUOVA INIZIATIVA UIL SCUOLA | RAPPRESENTANTI UIL CONSEGNANO LE PROPOSTE DI MODIFICA IN TUTTI I BANCHETTI DEL PD
Punto per punto le soluzioni concrete per rimediare al pasticcio dell’applicazione della legge.
Turi: superiamo il paradosso di un Governo che ascolta tutti tranne gli insegnanti. Come se una squadra di calcio per vincere il campionato avesse più attenzioni per i tifosi che per chi deve giocare in campo.
La legge sulla scuola approvata dal Governo presenta, nella sua applicazione concreta, molti punti critici. Li abbiamo messi in evidenza a più riprese, ne abbiamo prefigurato gli effetti, ora siamo più che mai convinti che occorre porre rimedio agli errori di questa legge, piena di rigidità, scritta da chi non conosce la scuola e ne ignora la vitale complessità democratica.
Abbiamo ribadito in ogni sede la nostra contrarietà: al Parlamento, nelle audizioni, al ministero, nelle iniziative pubbliche, nelle manifestazioni, nelle assemblee nelle scuole. E ora andiamo a ribadirlo anche nei banchetti del PD – commenta Pino Turi preannunciando le iniziative della Uil Scuola nel fine settimana. Siamo convinti che modificare alcuni aspetti della legge non solo è possibile ma è necessario.
Abbiamo deciso di contribuire al dibattito aperto nell’ambito del partito di maggioranza – mette in chiaro il segretario generale della Uil Scuola - il cui segretario è anche capo del governo, per ribadire le posizioni critiche del personale della scuola. Le contraddizioni della legge approvata dal governo sono sopite, ma non risolte.
Intendiamo riportare l’asse della discussione nel merito – afferma Turi. Superando gli schieramenti delle tifoserie. Da un lato c’è la società civile, ci sono le persone reali, il lavoro nelle scuole. Dall’altro una rappresentazione molto mediatica. Una campagna tutta orientata verso l’esterno: verso la Confindustria, le associazioni più disparate, le famiglie, gli studenti, tutti soggetti giustamente costitutivi della scuola che devono essere coinvolti, ma con l’esclusione di fatto del personale, dirigenti, docenti, personale Ata che quella riforma dovranno attuare e farne l’elemento di modernizzazione del sistema.
E’ come se – sottolinea Turi – il presidente di una squadra di calcio per vincere il campionato parlasse con i tifosi e non con chi deve scendere in campo.
E’ di questi giorni una sorta di valutazione a spanne, delle scuole, dei docenti e dei dirigenti: ognuno propone il proprio piano didattico e se non è accontentato si chiamano sindaci e politici per mettere le cose a posto. Un’anteprima degli effetti di scelte sbagliate della 107: una babele infinita. Non vogliamo neanche immaginare ciò che succederà con la scelta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. Sappiamo solo che ciò che sta accadendo è un piccolo saggio di ciò che potrà accadere.
Non hanno idea – continua Turi – degli effetti concreti delle norme approvate. E’ un sistema che non può funzionare. Non si deve guardare ‘il dito ma la luna’. Speriamo chi ha la responsabilità politica di questo Paese, se ne accorga e si fermi – ammonisce il segretario generale della Uil Scuola - almeno per una riflessione pacata ed attenta e, se occorre, con una fase sperimentale.