La Uil Scuola della campania ha deciso una iniziativa di raccolta firme, informazione agli organi di stampa e diffusione del documento sul sito web per raccogliere e poter rappresentare, presso le  sedi Istituzionali, la giusta  protesta dei precari della scuola.

I docenti precari con anni di insegnamento, senza il possesso dell’abilitazione,  chiedono l’apertura di un percorso  riservato per conseguire l’abilitazione. Sono docenti reclutati in assenza di aspiranti abilitati, per supplenze annuali e temporanee dalle rispettive graduatorie dei non abilitati, hanno insegnato e insegnano nelle scuole secondarie statali e paritarie  e fino all’anno  2007  potevano  conseguire l’abilitazione frequentando la SISS (Scuola di Specializzazione per l’insegnamento secondario) ed inserirsi nelle graduatorie permanenti degli abilitati. Hanno gli  stessi incarichi,  mansioni e responsabilità degli altri  colleghi abilitati , e  accumulato anni di lavoro, svolto senza l’abilitazione, ma maturando aspettative di stabilizzazione pienamente legittime.

Dopo il 2007, molti di loro anche se risultati idonei per la frequenza delle SISS, ma non ammessi per il numero limitato di posti, con l’abolizione delle SISS e dei corsi abilitanti riservati,  hanno perso qualunque possibilità di  conseguire l’abilitazione per l’insegnamento nella scuola secondaria.
Oggi, l’unica possibilità per conseguire l’abilitazione è legata all’accesso al percorso abilitante, denominato Tirocinio Formativo Attivo (TFA), previsto nel Regolamento sulla formazione iniziale dei docenti; tuttavia, la fase transitoria prevista dal provvedimento mette sullo stesso piano i laureati senza alcuna esperienza didattica con il personale precario  che, oltre ad essere in possesso del titolo di studio richiesto può vantare  esperienze lavorative sul campo.
Un’assurda equiparazione già sottolineata dal CNPI (Consiglio nazionale della Pubblica istruzione) che in sede di parere sul decreto relativo alla formazione iniziale, aveva chiesto di prevedere, nella fase transitoria, l’accesso automatico al TFA anche in soprannumero rispetto ai posti definiti annualmente dall’amministrazione, per tutto quel personale che avesse accumulato un servizio minimo di 360 giorni di servizio. Analogamente la VII commissione permanente della Camera aveva impegnato il Governo ad adottare iniziative di natura normativa, al fine di consentire il conseguimento dell’abilitazione anche in soprannumero ai docenti  con diversi anni di servizio.
Pertanto, il Governo per evitare tensioni in un settore delicato, qual’é l’istruzione, deve dare risposte legittime al personale che da anni svolge regolare attività di insegnamento  prevedendo l’ammissione diretta ,anche in soprannumero, al TFA, in relazione al servizio prestato e considerare come tirocinio l’esperienza didattica accumulata. 

 
Chiedono

Al Governo, sia se l’ assetto definitivo sul reclutamento dei docenti, sarà effettuato in attuazione della delega, con appositi decreti legislativi, sia se seguirà la via parlamentare del disegno di legge, di prevedere una  fase transitoria che rilevi e dia soluzione a tutte le situazioni di precariato compreso  il personale docente privo di abilitazione  che da anni svolge regolarmente attività di insegnamento, e chiede di poter acquisire l’abilitazione  per entrare nel circuito normativo che attualmente sarebbe precluso.
Il provvedimento  dovrà prevedere: “ in via preliminare, i docenti che abbiano maturato almeno 360 giorni di servizio, a domanda sono ammessi direttamente, anche in soprannumero, ai percorsi di Tirocinio Formativo Attivo, in relazione  al servizio prestato”. Occorre un intervento legislativo urgente che contempla la contestualità dei tirocini formativi ordinari e speciali.

 

Di seguito il file.

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