L’applicazione dell’art. 64 della L. 133/2008, determinando, come di fatto ha determinato la drastica riduzione del personale ATA, con particolare accanimento riferito ai collaboratori scolastici, determinerà ulteriori difficoltà alla scuola pubblica in generale e a quella napoletana, in particolare, che non sarà più in grado di garantire neanche l’ordinario funzionamento degli istituti.
La drammatica riduzione di collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici precari, oltre ad ingrossare la lista dei disoccupati, provocherà effetti anche sul funzionamento di segreterie e laboratori, sicurezza di alunni/e, sull’igiene e sulla sicurezza delle scuole e progressivamente peggiorerà le condizioni di lavoro di tutto il personale in servizio.
A causa della drastica riduzione di personale ATA, i dirigenti scolastici avranno un bel da fare per organizzare gli uffici di segreteria e assicurare le normali e minime attività di vigilanza all’interno dell’orario curricolare degli alunni, così quelle di custodia e pulizia dei locali scolastici. Se in passato i dirigenti scolastici, dando esempio encomiabile di dedizione al lavoro, hanno messo a frutto la loro rinomata “creatività” adottando soluzioni in palese violazione del CCNL Scuola e della normativa vigente, oggi non sono più in grado di inventarsi l’ininventabile.
A complicare viepiù il disservizio è intervenuta anche la circolare n. 9537 del 14 dicembre 2009, sul programma annuale 2010, che ha ridotto del 25% il servizio di pulizia affidato alle ditte esterne, con il surrettizio intento di costringere le cooperative e le imprese che hanno in appalto il servizio a tagliare posti di lavoro e spostare gran parte di questo lavoro sui collaboratori scolastici, già a loro volta ridotti del 25% in organico per la presenza delle ditte esterne, aumentandone i carichi di lavoro e stravolgendone orari, norme contrattuali e perfino diritti, come il diritto alla pausa, tutelati dallo Statuto dei Lavoratori. Tutto ciò anche a detrimento dei compiti sempre più complessi e importanti che i collaboratori scolastici svolgono, come l’accoglienza nei confronti degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, la vigilanza e l’assistenza durante il pasto nelle mense scolastiche, l'ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.
Se a tutto questo aggiungiamo l'ulteriore blocco del contratto dei lavoratori della scuola a causa della Finanziaria Tremonti, siamo al tracollo completo.
L’applicazione lineare e indiscriminata dei tagli che la Direzione scolastica regionale della Campania sta, in questi giorni, attuando, raggiungendo in alcune scuole (e non se ne capisce il perché!), addirittura il taglio del 50% dei collaboratori scolastici rispetto agli stessi criteri e parametri, di cui alla nota 1 giugno 2011 prot. n. 4638 del Miur. In pratica, la Direzione scolastica regionale per la Campania sta ulteriormente tagliando rispetto alla stessa nota ministeriale.
La situazione di carenza che si determinerà non potrà essere unilateralmente risolta dai dirigenti scolastici, e proprio per impedire che questa ulteriore "spremitura" di personale ATA conclami responsabilità civili e penali a carico dell’Amministrazione per mancata vigilanza, assistenza e sicurezza igienica e degli alunni nelle scuole occorre che la Direzione scolastica regionale della Campania modifichi l’attuale orientamento dato all’Ufficio organico ATA dell’USP, con riferimento soprattutto ai tagli dei collaboratori scolastici e indichi con chiarezza e trasparenza i criteri adottati per i tagli in essere, più punitivi per certe ISA, ma non per tutte le ISA, la qual cosa farebbe apprezzare la coltivazione di interessi illegittimi in atti di ufficio, che non si esiterà di proporre alle autorità giudiziarie competenti.
IL SEGRETARIO GENERALE
LUIGI PANACEA