Repubblica — 05 giugno 2010 pagina 6 sezione: NAPOLI
SE NE torneranno a casa dopo 4 ore di lezione. Tutti fuori da scuola a mezzogiorno, o alle 13. Per oltre mille bambini napoletani sparisce il tempo pieno. Cancellato per esigenze di bilancio, per far quadrare i conti tagliando i docenti. E 584 maestre in meno, solo a Napoli e provincia, per il prossimo anno scolastico, significano anche un colpo di spugna sulla speranza delle famiglie di tenere i bambini a scuola fino al pomeriggio. Sparisce il tempo pieno per 41 classi di scuola elementare che sino a quest' anno il tempo pieno lo avevano. Famiglie organizzate contando sulla scuola, cui affidare i figli a pranzo e nelle prime ore del pomeriggio, dovranno arrangiarsi: ricorrere alle nonne, alle baby sitter.
O sarà la mamma che lavora a dover rinunciare alla sua attività. Nonostante le richieste delle famiglie, nonostante le rassicurazioni del ministro Gelmini («Avrà il tempo pieno chi lo chiederà»), nonostante le insistenze delle scuole, il ministero ha imposto un taglio degli organici che sacrifica, solo a Napoli, 41 classi di tempo pieno. «Salta un quarto di tutto il tempo pieno dell' intera provincia - denuncia il segretario della Uil scuola di Napoli, Luigi Panacea- Qui le classi a tempo pieno sono, attualmente, meno di 200. E 41 di queste l' anno prossimo non potranno più garantire il tempo pieno». Cambia l' organizzazione delle famiglie, cambia la vita scolastica degli scolaretti, che non staranno più in classe 40 ore a settimana, ma 30 o 27. Il ministero non ha voluto sentire ragioni: in Campania ci saranno 3.686 insegnanti in meno. E nella scuola primaria salteranno 1.276 maestre, 584 solo a Napoli e provincia. È colpa dei tagli agli organici se le scuole dovranno dare il benservito al tempo pieno: niente insegnanti, niente attività oltre le ore 13. Ieri la Flc Cgil ha protestato, dinanzi alla Direzione scolastica regionale, contro i tagli e in vista della manifestazione nazionale.
- BIANCA DE FAZIO