PRONTI AL RICORSO AL TAR PER TOGLIERLA
DI PASQUALE PROIETTI
Ormai è un fatto ciclico, ogni volta che si torna a parlare di precariato e graduatorie si parla anche di corsi e ricorsi. Beninteso senza nessun riferimento ai corsi e ricorsi storici di vichiana memoria, qui non ci troviamo di fronte ad aspetti filosofi ci da approfondire ma, molto più semplicemente, ad un problema di soldi e di ingiustizia. I corsi sono ormai un balzello fisso che migliaia di precari sono costretti a pagare ogni anno alle università, con la complicità del ministero, per mantenersi “in linea di galleggiamento” nelle graduatorie e non correre il rischio di essere scavalcati.